Parliamo di libri – Cani di paglia nell’universo

Cosa rappresentano i “cani di paglia”? Nell’antica Cina, durante le cerimonie funebri, questi simulacri venivano utilizzati come offerte sacrificali, adornati e trattati con grande rispetto, e al termine delle celebrazioni venivano calpestati o bruciati. Per l’autrice di questo libro, Ye Chun, siamo tutti cani di paglia, abbiamo tutti un unico destino perché “buono o cattivo, cielo e terra non accordano e non negano il proprio favore. Ai loro occhi, è tutto uguale. Siamo tutti cani di paglia”.

Grazie alla traduzione di Maddalena Togliani per Neri Pozza Editore, lunedì 21 ottobre in occasione del nostro secondo appuntamento della rubrica Parliamo di libri, scopriremo insieme la storia di Sixiang, protagonista di un racconto di immigrazione e resilienza.

 

Sixiang ha dieci anni, eppure sa bene quanto possa essere capricciosa – e letale – l’acqua. L’anno prima un tifone ha colpito il suo villaggio, nelle campagne cinesi, e lei, la mamma e la nonna si sono dovute rannicchiare in tinozze galleggianti, le pance sempre più vuote, schivando rami, detriti, mobili, cadaveri bluastri. Ora, pigiata in una stiva insieme a una donna che l’ha comprata per un sacchetto di riso, Sixiang non sa cosa aspettarsi dal futuro e dal luogo in cui approderà, Montagna d’Oro, dove l’attende una nuova famiglia, o almeno così dice la madam. Sopra, sotto e in tutte le direzioni, c’è solo acqua. Montagna d’Oro: la terra dell’abbondanza, della ricchezza. La terra in cui nessuno muore di fame. La terra che anni prima il padre di Sixiang ha sognato e raggiunto, senza riuscire più a tornare.

L’unica cosa che la bambina possiede di lui è una foto, arrivata da oltreoceano proprio il giorno della sua nascita. La stessa foto, avvolta in un fazzoletto di seta, che adesso Sixiang spera la guidi nel viaggio alla ricerca di quel che resta della sua famiglia. Perché Sixiang sa che Montagna d’Oro è ben diversa da quello che tutti raccontano. È il luogo in cui scompare la gente. Il luogo delle persone dai mille colori e dalle strade di ferro, che i cinesi come suo padre stanno aiutando a costruire. Ma anche un luogo dove ai cinesi come suo padre i bianchi tagliano le trecce, e gliele avvolgono attorno al collo. Come un cappio.

Dalle campagne dell’Asia alla San Francisco di metà Ottocento, Cani di paglia nell’universo è un racconto di immigrazione e identità; una pagina di storia negata che Ye Chun illumina con la grazia di una scrittura limpida, capace di insegnarci quanta tenacia e coraggio servono per sopravvivere in un mondo nuovo.

In questo incontro, che sarà trasmesso sul canale YouTube dell’Istituto Confucio lunedì 21 ottobre alle ore 17, Cinzia Scarpino dialogherà con Simona Gallo. Avremo inoltre occasione di avere virtualmente con noi l’autrice e la traduttrice del volume, tramite video gentilmente inviatoci.

Per la locandina, clicca qui.

L’autrice

Ye Chun è una scrittrice e traduttrice bilingue sinoamericana. La raccolta di racconti con cui ha esordito, Hao, è stata nella longlist dell’Andrew Carnegie Medal for excellence in Fiction nel 2022. È anche autrice di due raccolte poetiche, Travel over Water e Lantern Puzzle. Insegna al Providence College e vive a Providence, Rhode Island.

Le relatrici:

Maddalena Togliani, nata a Mantova 55 anni fa, abita a Parigi. Sposata, due figlie, lavora come traduttrice letteraria dall’inglese e dal francese e ha all’attivo più di duecento libri tradotti.

Cinzia Scarpino è docente di Cultura e Letteratura anglo-americana all’Università degli Studi di Milano. I suoi interessi di ricerca e le sue pubblicazioni spaziano dalla letteratura americana del primo e secondo Novecento a Law and Literature, Environmental Studies e Screen Studies. Ha lavorato a un progetto di ampio respiro sulla ricezione critica, la traduzione e la storia editoriale della narrativa americana pubblicata da Mondadori tra gli anni Trenta e Sessanta, attingendo a documenti d’archivio della Fondazione Mondadori; progetto che è diventato la sua terza monografia a oggi, Dear Mr. Mondadori. La narrativa americana nel catalogo Mondadori 1930-1968 (Milano, 2022). Attualmente lavora alla ricezione critica e editoriale della saggistica femminista americana degli anni ‘60 e ‘70 in Italia a partire da ricerche archivistiche statunitensi e italiane. Ha co-curato di recente, con Eva-Sabine Zehelein, Joan Didion: Life and/with/through Words (Peter Lang, 2024).

 

Modera l’incontro:

Simona Gallo è professoressa associata di Lingua e Cultura cinese presso il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano. Si occupa prevalentemente di letteratura, privilegiando lo studio della traduzione culturale e letteraria, nonché delle creazioni plurilingui e transmediali. È autrice di una monografia sulla scrittura critica del Premio Nobel per la Letteratura Gao Xingjian (Gao Xingjian e il Nuovo Rinascimento, LED 2020), di cui ha tradotto una raccolta di saggi (Per un nuovo Rinascimento, La Nave di Teseo 2019) e co-curatrice di un volume dedicato alla poesia sinofona contemporanea Mother Tongues and Other Tongues: Creating and Translating Sinophone Poetry (Brill 2024).

Data
21/10/2024 - 17:00
Indirizzo
Online, canale YouTube dell'Istituto Confucio
Partecipazione
Incontro Online aperto a tutti sul canale Youtube dell'Istituto Confucio