CONFUCIO RE SENZA CORONA
E’ in libreria da mercoledì 20 aprile 2011 Confucio re senza corona, il primo volume realizzato nell’ambito dei progetti dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, a cura di Silvia Pozzi, dedicato a una delle figure più importanti della tradizione cinese, ancora vivissima nella cultura cinese di oggi.
Iniziatore di quel prodigioso sistema che consentì alla “burocrazia celeste” della Cina imperiale di governare per duemila anni, Confucio fu il catalizzatore, attraverso gli sviluppi del suo pensiero, di quel processo di stratificazione dell’identità cinese imperniata sull’idea di wen, ovvero “segno scritto/sapere/saggezza/civiltà”. Dopo oltre due millenni, la sua figura è più che mai attuale e viva nella cultura e nell’immaginario cinese, al punto da entrare nella comunicazione mediatica quale protagonista di film, programmi televisivi e storie a fumetti. Ma Confucio è oggi un vuoto contenitore, un oggetto di distrazione o un utile veicolo di messaggi rassicuranti? Quanti “Confucio” sono esistiti nel passato, quanti ne esistono e quanti ne esisteranno?
I diversi contributi raccolti nel libro rispondono ampiamente a tali quesiti e mettono in evidenza come l’eredità politica e culturale di questo “re senza corona” costituisca un punto di riferimento fondamentale anche per comprendere le ragioni dello straordinario successo cinese nell’odierno periodo storico.
Leggi la recensione di Edoarda Masi trasmessa su Radio Popolare il 12 maggio 2011.
Il libro raccoglie e sviluppa gli interventi del ciclo di incontri “Conoscere Confucio” (organizzato nel 2010 dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano), ma non solo. Quei contributi, che analizzano la figura di Confucio così come è stata accolta dall’Occidente (Amina Crisma) e addirittura come protagonista di programmi televisivi e fumetti di grande successo nazionale (Valeria Varriano), sono affiancati da brani fondamentali e illuminanti di alcuni tra i più importanti letterati cinesi: lo storico di epoca Han Sima Qian (“La vita di Confucio”, tradotta da Alessandra Lavagnino) e il padre della letteratura cinese contemporanea Lu Xun (“Lo ‘studio dei classici’ del quattordicesimo anno” e “Confucio nella Cina moderna”, nella traduzione di Edoarda Masi). Inediti sono anche i contributi preparati per l’occasione da studiosi italiani e cinesi sul rapporto tra Confucio e la musica (Elisa Sabattini), sulle valenze attribuite alla figura di Confucio nelle diverse epoche (Silvia Pozzi) e sul significato in chiave moderna di concetti tipicamente confuciani come quello di ren (Qu Qingbiao).
Confucio re senza corona
a cura di Silvia Pozzi
O barra O edizioni
Collana Occidente_Oriente
pp. 216, euro 16,00
Indice
Confucio re senza corona di Alessandra Lavagnino
A ogni epoca il suo Confucio di Silvia Pozzi
La vita di Confucio di Sima Qian
La musica e Confucio di Elisa Sabattini
Chi è oggi per noi Confucio di Amina Crisma
Lo “studio dei classici” del quattordicesimo anno di Lu Xun
Confucio nella Cina moderna di Lu Xun
Confucio in TV risponde alle domande di una presente inquieto di Valeria Varriano
Seguire i principi dell’amore per diventare una persona felice. Una spiegazione moderna dell’antico concetto confuciano di ‘ren’ di Qu Qingbiao
Gli autori
Hanno contribuito a questa pubblicazione: Amina Crisma, Alessandra Lavagnino, Edoarda Masi, Silvia Pozzi, Qu Qingbiao, Elisa Sabattini e Valeria Varriano.
Amina Crisma, laureata in Filosofia e in Lingua e Letteratura cinese presso l’Università di Venezia. Insegna all’Università di Bologna e al Master in Studi interculturali all’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni, Il Cielo, gli uomini. Percorso attraverso i testi confuciani dell’età classica (Venezia 2000) e Conflitto e armonia nel pensiero cinese dell’età classica (Padova 2004).
Alessandra Lavagnino, direttore dell’Istituto Confucio, insegna Lingua e Cultura cinese all’Università degli Studi di Milano ed è vicepresidente del corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale. Ha trascorso molti anni in Cina per studio e per lavoro, ed è stata consigliere per la stampa presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino. Ha tradotto testi di letteratura cinese antica, moderna e contemporanea ed è autrice di saggi e articoli sulla cultura cinese contemporanea. È membro del direttivo dell’AISC, del comitato scientifico del CASCC, del comitato di redazione delle riviste «Mondo cinese» e «Culture». È direttore del CARC (Contemporary Asia Research Centre).
Edoarda Masi è stata docente di Letteratura cinese all’Istituto universitario orientale di Napoli. Ha vissuto a Pechino e a Shanghai, dove ha insegnato lingua italiana all’Istituto universitario di Lingue straniere. Tra le sue opere: La contestazione cinese (1968), Per la Cina (1978), Breve storia della Cina contemporanea (1979), Il libro da nascondere (1985), Ritorno a Pechino (1993), Storie del bosco letterario (2002). Ha tradotto dal cinese Il sogno della camera rossa di Cao Xueqin (1964, 1981, 2008), Città di gatti di Lao She (1986), i Dialoghi di Confucio (1989), Chuanqi, storie fantastiche Tang (1994). Per Quodlibet ha curato due volumi di Lu Xun, Erbe selvatiche (2003) e La falsa libertà (2006).
Silvia Pozzi, responsabile della didattica per l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. È dottore di Ricerca in Civiltà dell’India e dell’Asia orientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Insegna all’Università degli Studi di Milano, all’Università di Milano Bicocca e in altri atenei milanesi. Ha tradotto opere di scrittori contemporanei, come Han Han, Lin Bai e Yu Hua.
Qu QIngbiao è Rettore della Liaoning Normal University, professore di scienze politiche e coordinatore di dottorati e master. È vicepresidente del Comitato nazionale cinese di studi sul socialismo mondiale contemporaneo, membro della Commissione accademica di Filosofia e Scienze sociali del Liaoning e vicepresidente dell’Associazione di Scienze sociali di Dalian. È, inoltre, membro della Conferenza politica consultiva della provincia del Liaoning e direttore di ricerca finanziata dal Consiglio di Stato.
Elisa Sabattini è ricercatore in Lingue e Letterature della Cina e dell’Asia Orientale presso l’Università degli Studi di Sassari. Il suo ambito di ricerca è la storia intellettuale cinese dal periodo pre-imperiale fino al primo periodo Han, con particolare attenzione all’etica e al pensiero politico.
Valeria Varriano, ricercatore presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, indaga la rappresentazione della realtà contemporanea nella televisione cinese e l’influenza socio-politica del mezzo, temi su cui ha pubblicato articoli, saggi e il volume La televisione in Cina (2009).
Per maggiori informazioni:
Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano
Tel. 02.50321675 (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00)