Trend e consumi in Cina e Giappone
Cina e Giappone, vicini di casa eppure così diversi, anche nei consumi. Da una parte, un mercato giovane e in espansione; dall’altra, un mercato maturo e in invecchiamento. Da una parte, consumatori pronti a spendere, affamati di lusso e marchi famosi; dall’altra, acquirenti cauti, che puntano soprattutto a beni destinati al comfort e alla cura della persona.
Mentre le vendite di Ferrari e il proliferare di centri commerciali di grido sono lo specchio dell’espansione della classe media urbana cinese e della crescita dei multimiliardari nel Paese, il boom di tecnologie per la terza età, come la badante-robot, segnala come il Giappone stia vivendo un declino anagrafico che genera una domanda di prodotti non più di moda o di lusso, ma di utilità per una popolazione in fase di invecchiamento.
Martedì 15 marzo alle 14.30 in aula T11 al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099 Sesto San Giovanni, MM1 Sesto Marelli), Carlo Filippini, professore ordinario di Economia politica all’Università Bocconi e docente di cultura giapponese all’Università degli Studi di Milano, si soffermerà su questi e altri aspetti per tracciare un quadro delle tendenze nei consumi in Cina e Giappone, analizzando elementi distintivi e analogie tra le due realtà.
L’appuntamento è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con CARC (Contemporary Asia Research Centre). Ingresso libero.
Per informazioni:
Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano
tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 13.00)