La scrittura dal basso degli operai cinesi

dagongren
La crescita economica cinese degli ultimi decenni è oggi ben visibile a chiunque, non solo agli esperti del settore. I cambiamenti sociali e culturali prodotti da questo innegabile sviluppo hanno generato accesi dibattiti soprattutto in ambito letterario, portando intellettuali e scrittori cinesi a trovarsi d’accordo su un punto: la crescita del paese ha generato un miglioramento delle condizioni di vita di molti, ma in campo letterario è stata probabile causa della volgarizzazione e commercializzazione della letteratura.
Il benessere, del resto, non è ancora per tutti: la diseguaglianza sociale – specialmente tra zone urbane e rurali, tra aree costiere e interne – e l’aumento del tasso di disoccupazione sono questioni che sembrano gradualmente intensificarsi, creando una disparità difficile da gestire e da contrastare. A pagarne il prezzo sono soprattutto i dagongren, lavoratori e lavoratrici provenienti dalle zone rurali, pronti a vendere anche a basso costo la propria manodopera pur di essere non solo forze motrici, ma attori sociali ufficialmente riconosciuti del ‘colosso’ Cina del XXI secolo.
In questi ultimi anni, l’essere dagongren da problema sociale si è trasformato in questione letteraria: alcuni intellettuali hanno iniziato a mostrare un certo interesse per le condizioni di vita degli operai migranti, soprattutto da quando nei circoli letterari si è nuovamente discussa l’ipotesi di una “scrittura dal basso” che potesse rappresentare questi nuovi soggetti sociali.
Serenza Zuccheri, docente a contratto di Cultura e Istituzioni della Cina e di Lingua Cinese presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, parlerà di questo fenomeno culturale e letterario martedì 19 marzo 2013 alle 12.30 in aula T9 al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099 Sesto San Giovanni, MM1 Sesto Marelli), nell’incontro intitolato “Per una ‘scrittura dal basso’: Zheng Xiaoqiong poetessa operaia”. Partendo dalla lettura e dall’analisi di alcune poesie di una giovane operaia, Zheng Xiaoqiong, oggi molto apprezzata dall’establishment letterario cinese, Zuccheri evidenzierà le caratteristiche di questa produzione letteraria e il suo rapporto con le tendenze sociali e culturali della Cina di oggi.
Ingresso libero.
Serena Zuccheri ha conseguito nel 2008 il titoto di Dottore di Ricerca in Storia e Civilità dell’Asia Orientale alla Sapienza di Roma, ha soggiornato per lunghi periodi a Pechino dove ha frequentato i corsi di lingua alla Shifan Daxue e alla Yuyan Daxue di Pechino come borsista MAE. Prima ancora di essere docente a contratto di Cultura e Istituzione della Cina e di Lingua e Letteratura Cinese all’Università G. D’Annunzio di Chieti- Pescara, ha insegnato mediazione cinese alla Sapienza di Roma. Negli ultimi anni si è occupata di letteratura web cinese.